Ma nel 1803 con il famoso esperimento della doppia fenditura, Thomas Young scoprì che la luce si comporta come onde che possono urtarsi o interferire l’una con l’altra.
Nel suo esperimento, Young mise due schermi, uno dietro l’altro davanti a una luce.
Il dualismo onda-particella è un paradosso fondamentale della fisica quantistica. Nel 1961 e nel 1989, gli esperimenti della doppia fenditura di Young vennero ripetuti. Ciò che gli scienziati scoprirono è che se si rallenta l’emissione della luce verso un singolo fotone (o elettrone) alla volta e si realizza lo stesso esperimento di Young, i risultati sono sorprendenti. Come ci si poteva aspettare, con una fenditura aperta il fotone oltrepassa lo schermo e lascia un punto di luce corrispondente. Con entrambe le fenditure aperte, il modello di interferenza delle onde si manifesta anche con un singolo fotone.
La luce si comporta a volte come un’onda e a volte come una particella.
La nostra osservazione o misurazione provoca il collasso della funzione d’onda. E quando smettiamo di cercare di realizzare un certo obiettivo che c’é spazio per il cambiamento.
Se acquisti una macchina rossa, improvvisamente comincerai a vedere molte auto rosse sulla strada.
È lo stesso fenomeno: ciò su cui ti focalizzi è ciò che appare. Forse penserai che se non avessi comprato l’auto nuova, non noteresti le altre auto rosse. Ma la verità è che senza la tua attenzione le auto rosse non sarebbero là! Sei tu a manifestare quella possibilità quantistica! Si tratta solo di assumersi la responsabilità e di riconoscere ciò che hai scelto. Ne deriva qualcosa di entusiasmante e incoraggiante: puoi cambiare ciò che scegli di osservare e, facendolo, puoi cambiare ciò che accade. È l’atto stesso di osservare, del focalizzarsi che crea il risultato, sia esso una particella di luce o un’automobile rossa.
che la scelta di ciò che osservi è una tua responsabilità.
Fino a quando non lo rendiamo manifesto, il nostro universo, come la luce, esiste solo come onde di energia, come onde di probabilità. Ciò significa che l’universo è plasmabile e si manifesta nel modo in cui lo vediamo.
Ma allora come è possibile farlo se non ne siamo consapevoli? Osservando, prestando attenzione. Ciò su cui una persona si focalizza è ciò che apparirà nella sua vita, nel suo mondo. Il fatto è che siamo noi coloro che lo stanno creando: noi stiamo osservando le entità subatomiche che rendono solide le onde di energia per diventare la materia del nostro mondo. Questo significa che le cose che desideriamo possono manifestarsi, ogni volta che cambiamo il nostro punto di osservazione. Per manifestare grandi cambiamenti è sufficiente iniziare ad osservare il mondo focalizzandoci su quello che desideriamo. Se poi all’osservazione segue l’azione consapevole, gli effetti diventano sempre più evidenti e visibili a tutti.
il focus su ciò che desideriamo e la coerenza del cuore per realizzarlo.
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