Presta attenzione ai tuoi pensieri.
Creano il mondo in cui vivi.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
La creazione cosciente avviene al livello del pensiero creatore. Ogni pensiero è una vibrazione. Ogni pensiero è un colore. Ogni pensiero è una sfumatura dell'essere. Ogni pensiero è un canale di accesso per direzionare in modo cosciente la nostra creazione in questo livello e in ogni livello in cui espandiamo la nostra consapevolezza. Il pensiero cosciente porta in essere per dare vita, dare forma e sostanza, plasmare l'essenza invisibile dai piani più elevati a quelli più densi. Focalizzando, ovvero dando una direzione specifica al pensiero, imprimiamo con la coscienza una determinata qualità vibrazionale universale richiamandola interiormente per manifestarla nella materia fisica. Il processo di creazione del pensiero cosciente, avviene da un livello più sottile (connessione della mente individuale alla mente cosmica) ad un livello più denso di materia (realtà fisica terrena). 
 
 
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Sulla base di una ricerca condotta on-line, le forme più diffuse individuate per la manifestazione nella propria vita consistono nella ripetizione di affermazioni simili o come le seguenti:
 
Io voglio + verbo + obiettivo
Esempi:
  • Io voglio ottenere il peso ideale
  • Io voglio vivere in una casa bella, grande e spaziosa
  • Io voglio essere più cosciente, più presente a me stesso/a
 
Osservazione: Il verbo volere è connesso al potere personale terreno riferito al terzo chakra. Il livello è quello delle relazioni con la famiglia umana. Il chakra del plesso solare è legato alla volontà e l'aspetto di ombra è la vergogna. Considerando al momento solo focalizzazioni di natura materiale (per le altre vedremo più avanti si tratta di un allineamento interiore allo stato di essere che richiama la qualità spirituale o potenziale corrispondente), il fatto di mettere il focus su molti oggetti materiali, beni e materialità in generale potrebbe solleticare l'ego terreno, connesso al potere personale. Soprattutto nel caso di lunghe liste sarebbe il caso di chiedersi per quale motivo si ha necessità di quel determinato oggetto o bene e se questo vada a colmare altri disequilibri interiori. Ad oggi stiamo cercando di consumare responsabilmente secondo il nostro reale bisogno, invertendo la rotta del consumismo, trovando interiormente la gioia nelle piccole-grandi gioie quotidiane. E' un processo di liberazione dell'anima che porta ad acquisire maggiore consapevolezza sulle proprie reali necessità, per tornare al centro del cuore, guidati dalla divina saggezza.
 
Nota: La formulazione io voglio indica anche una fase di scelta antecedente al momento di creazione corrispondente ovvero una fase in cui ancora si stanno individuando i focus. In questo caso, il desiderio di ciò che si desidera rispetto a ciò che non si desidera determina l'inizio consapevole della creazione interiore.  
 
Io decreto/io decido/io stabilisco + verbo + obiettivo
Esempi:
  • Io decreto di ottenere il peso ideale
  • Io decido di vivere nell'abbondanza
  • Io decreto qui e ora di far regnare permanentemente l'amore, la pace, l'allegria in me, attorno a me per il beneficio più alto di tutti, della Madre Terra e dell'intero universo
  • Io decreto che i miei trattamenti sono efficaci e si avverano sempre. Io ho già fatto il trattamento a questa situazione e dio sta agendo lì
 
Osservazione: Il verbo decretare e affini sono connessi, oltre ad un potere terreno, al potere spirituale e sono quindi riferiti al sesto chakra. Il livello è quello delle relazioni con il mondo invisibile, nel potere spirituale e nelle connessioni ai livelli superiori. Il chakra del terzo occhio è legato all'intuizione, al servizio di un bene più elevato. L'aspetto di ombra è l'illusione della separazione. Noi Siamo Uno, nel momento in cui noi Siamo, tendiamo ad uno Stato di Essere di altissima vibrazione, non abbiamo bisogno di decretare qualcosa per noi stessi. Attraverso scelte interiori coerenti, manteniamo l'allineamento al nostro Sé Superiore, ricevendo nuove intuizioni e messaggi, diventando canali di intelligenza universale. Inoltre, tutti noi co-partecipiamo alla creazione della realtà come un'unica coscienza; sarebbe quindi opportuno, riconoscendo l'Unità, chiedere il permesso, soprattutto se ciò su cui siamo focalizzati non riguarda solo noi stessi come in un intervento esterno o in una meditazione collettiva. Nel caso di intervento verso altre persone, sarebbe necessario chiedere loro il permesso, se desiderano il nostro intervento oppure chiederci in quale forma noi siamo collegati e lavorare interiormente per scioglere dinamiche precedenti. Nelle meditazioni collettive, invece, ci si allinea interiormente alle alte vibrazioni, di conseguenza tutta l'umanità per effetto dell'interazione dei campi di energia, solleva la sua vibrazione. Ergersi al di sopra di un ordine divino che è già perfetto, nel rispetto del libero arbitrio reciproco, potrebbe alimentare l'ego spirituale e, nel tentativo di cambiare l'esterno, generare come conseguenza effetti di interferenza nella propria vita.
 
Nota: La formulazione "Io decreto qui e ora di far regnare permanentemente l'amore, la pace, l'allegria in me, attorno a me per il beneficio più alto di tutti, della Madre Terra e dell'intero universo" è corretta nel senso che non viola il libero arbitrio per via della parte "per il beneficio più alto di tutti". La consapevolezza che l'amore, l'allegria e la pace nascano interiormente e che a a partire da noi stessi siano propagati è alla base della creazione consapevole. Siamo infatti sempre noi i tramite, i canali di propagazione della vibrazione su questo livello e sugli infiniti livelli in cui espandiamo la nostra consapevolezza.
 
 
Prima di passare alla trattazione sulla formulazione delle focalizzazioni proviamo a far convergere, a far confluire la nostra concentrazione in un punto, partendo da una delle formulazioni sopraccitate o una frase a nostra scelta.
 
Come possiamo visualizzare la frase? In un rigo? In un cerchio?
 
Prendiamoci qualche istante per allenare la nostra concentrazione.
 
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Ci accorgiamo che non riusciamo a far convergere la nostra concentrazione in un punto perchè la frase è costituita da più parole..allo stesso modo anche una sola parola è costituita da più lettere..
 
Se provassimo con il suono..ad esempio con l'OM, ci accorgeremmo che la nostra concentrazione va sulla O come un tunnel infinito..e il punto ci sfugge sempre più lontano..
 
Per concentrare la propria attenzione su una frase occorre comprenderne il senso, il significato, interiorizzandola. Si passa quindi dal pensare, al sentire, all'essere.. La concentrazione non può essere quindi uno stato durevole, ma un fase transitoria tra tutto ciò che è proiettato, richiamato attraverso le parole, e lo stato di essere. Nel momento in cui facciamo esperienza interiore di ciò che desideriamo manifestare nella materia fisica, creiamo uno stato di essere in cui oggetto pensato e pensatore diventano UNO..sono uniti durante processo di creazione dell'esperienza.. Nello stato di essere avviene la perfetta unità. La manifestazione nella realtà fisica avviene coerentemente allo stato di essere raggiunto.
 
 
Se per esempio desideriamo manifestare una macchina rossa. Iniziando a vivere interiormente l'esperienza di guidarla, aggiungendo sempre più dettagli alla nostra visualizzazione, con un senso di gratitudine e di gioia. Nello stato interiore raggiunto di gioia e di gratitudine, avviene la sua manifestazione fisica.
 
 
L'atto di creazione parte dal pensiero, unito all'emozione e alla volontà (intenzione), attraversando le tre fasi: pensare, sentire ed essere, sino a discendere al livello più denso di materia, completandosi nella sua manifestazione.
 
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